Gli sforzi di Microsoft per i dispositivi mobili attualmente si riducono ai dispositivi Android, alle applicazioni e ai servizi rivolti sia agli utenti Google che Apple.

Ma secondo un recente rapporto di The Times, l’azienda vuole che la sua strategia mobile si espanda e parte della sua la strategia a lungo termine è il lancio di un app store per dispositivi mobili.

Per quanto sorprendente possa sembrare, sembra che il gigante del software con sede a Redmond voglia costruire un’alternativa al Google Play Store e all’Apple App Store.

Certamente, questo non sarebbe qualcosa di innovativo, poiché sono già disponibili app store alternativi là fuori. Ma Microsoft crearne uno proprio sarebbe sicuramente una grande novità per il settore.

Phil Spencer, il capo dell’unità Xbox di Microsoft, ha discusso degli sforzi dell’azienda nel campo dei giochi e dell’accordo con Activision Blizzard, osservando che il nuovo servizio sarebbe stato inizialmente focalizzato sui giochi.

In altre parole, l’app store sarebbe rivolto principalmente ai giocatori su iPhone e Android, ma ovviamente questi sono tutti dettagli che non sono stati ancora decisi.

La spinta mobile di Microsoft

Il gigante del software sembra esplorare vari modi per diventare più rilevante nello spazio mobile. Dopo aver rinunciato ai telefoni Windows 10 Mobile e Lumia, l’azienda non ha altra scelta che restare con Android in futuro.

Tuttavia, vuole utilizzare il sistema operativo mobile di Google nel modo più efficiente possibile, quindi ora sta ripensando anche la sua spinta hardware.

La gamma Surface Duo dovrebbe rinunciare al fattore di forma a doppio schermo e optare per un design pieghevole a partire dalla terza generazione. Inoltre, Microsoft sta anche pianificando un telefono Android convenzionale che competerebbe con l’iPhone e indosserebbe il badge Surface. Il lancio potrebbe avvenire nel 2023 insieme al Duo di nuova generazione.

By Kaitlynn Clay

Lavoro come esperto di UX. Mi interesso di web design e analisi del comportamento degli utenti. Nei giorni liberi visito sempre il museo d'arte.