Le autorità italiane stanno bloccando l’accesso al servizio AI ChatGPT, mentre OpenAI rischia multe da un milione di euro se non affronta questioni relative al modo in cui gestisce i dati degli utenti, secondo l’autorità italiana per la protezione dei dati personali.
Due dei motivi per cui l’Italia sta prendendo provvedimenti contro OpenAI è che l’azienda archivia i dati degli utenti al di fuori dell’Europa (dove le leggi sono diverse) e che i minori possono utilizzare il servizio senza problemi, nonostante i termini e condizioni che stabiliscono che le persone sotto i 13 anni non sono autorizzate a utilizzare il servizio.
OpenAI ha 20 giorni di tempo per rimediare alle carenze, altrimenti rischia multe fino a 20 milioni di euro.
L’autorità nazionale per la protezione dei dati ha affermato che lo farà immediatamente bloccare e indagare OpenAI, la società statunitense dietro il popolare strumento di intelligenza artificiale, dall’elaborazione dei dati degli utenti italiani. L’ordine è temporaneo fino a quando la società non rispetterà la legge sulla privacy fondamentale dell’UE, la Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Da quando la società ha lanciato ChatGPT alla fine di dicembre, il servizio è diventato popolare e da allora ha raccolto oltre 100 milioni di utenti.