La generazione di iPad è troppo attaccata allo schermo? Secondo un recente studio, la Generazione Z è in realtà meno attaccata ai videogiochi rispetto ai suoi genitori millenari.
Secondo ricerca di ExpressVPN, è emerso che i millennial trascorrono più tempo a giocare rispetto agli . I dati raccolti da una selezione di 2.000 cittadini negli Stati Uniti e nel Regno Unito mostrano che le generazioni più giovani si stanno effettivamente allontanando dai giochi hardcore.
Anche se la Generazione Z gioca ancora regolarmente ai videogiochi, è meno probabile che trascorrano ore e ore incollati allo schermo. Invece, sono i millennial che sono più attaccati e coinvolti durante le sessioni di gioco.
Lo studio afferma che i giocatori di 30 e 40 anni hanno maggiori probabilità di giocare ogni giorno. Un enorme 68% degli intervistati nella fascia di età dei millennial ha ammesso di giocare quotidianamente. Inoltre, sono la fascia d’età più propensa a giocare per più di 24 ore a settimana.
In confronto, il 58% degli intervistati della Generazione Z ha ammesso di giocare ai videogiochi ogni giorno. Inoltre, è meno probabile che trascorrano un’intera giornata a giocare ai videogiochi o a giocare fino a notte fonda rispetto ai loro genitori.
In modo preoccupante, lo studio ha anche rivelato che i millennial hanno maggiori probabilità di essere dipendenti dai videogiochi piuttosto che folle più giovani. Nonostante sia cresciuto con un’abbondanza di giochi, solo il 3% degli intervistati più giovani credeva di essere dipendente dai giochi; un 5% più grande di millennial credeva di essere dipendente.
Con tutti questi dati, perché i giocatori millennial sono più attaccati al mezzo di intrattenimento? Come affermato nello studio, una teoria è che la crescita dei giochi nell’arco della vita dei millenni ha portato a un attaccamento molto più profondo di quello della Generazione Z.
“[I Millennial] sono cresciuti con l’industria dei giochi, osservandola si evolvono da mondi pixelati a 8 bit ad ambienti lussureggianti e realistici”, si legge nello studio. “Per molti bambini degli anni’80 e dei primi anni’90, i videogiochi sono un modo per rilassarsi, connettersi con gli amici e persino conoscerne di nuovi. Al contrario, la Gen Z è cresciuta con i dispositivi mobili in tasca, senza mai conoscere un mondo senza accesso a Internet. Per loro, il gioco potrebbe essere solo un modo per passare il tempo e sfuggire alla realtà per un po’.”
Con la Gen Z che cresce con un Internet completamente formato, molti si aspettavano che il pubblico più giovane fosse più interessato ai giochi. Tuttavia, sembrerebbe che il pubblico più giovane sia più propenso a giocare, ma meno propenso a renderli parte integrante della propria vita.
Con l’ascesa di coinvolgenti piattaforme di social media come TikTok e BeReal, Gen Z sembra essere più investito nei mezzi creativi online. In che modo questo modificherà l’industria dei giochi in futuro?